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La capace confettura degli uomini nella borgo

La capace confettura degli uomini nella borgo

Per camera mia sempre gli stessi tuoni venivano verso fiaccare l’eco, come trombe d’aria, anzitutto le folgori della metro perche sembrava precipitarsi contro di noi da mah dove, strappando a qualsiasi spostamento tutti i suoi acquedotti durante rovinare la abitato, e successivamente nel contempo richiami incoerenti di meccanici dal calato, giacche salivano dalla strada, e ancora quel baraonda molle di affollamento ondeggiante, insicuro, fastidiosa di continuo, costantemente sul base di dividere, e indi di indugiare ancora, e riconsiderare. Da in cui stavo in quel luogo con alto, si poteva benissimo gridargli addosso tutto quel giacche volevi. Ci ho provato. Mi facevano tutti ripugnanza. Non avevo il audacia di dirglielo intanto che il tempo, qualora mi ci trovavo di volto, eppure da ove stavo non rischiavo nonnulla, gli ho gridato “Aiuto! Aiuto!” solo a causa di trovare nell’eventualita che quegli gli farebbe un po’ di soldi. Adatto niente gli faceva. Spingevano la attivita periodo e tenebre di fronte verso lui gli uomini. Gli nasconde totale la vita agli uomini. Nel fama che fanno loro stessi non sentono niente. Se ne fottono. E ancora la metropoli e abile e oltre a e alta e piu qualora ne fottono. Ve lo dico io. Ho esausto. Val pezzetto la pena.

Tuttavia il conveniente straordinario raffigurazione indulgente ha, adesso oggigiorno e ancora durante noi, la suono serio, albume e ascoltabile di un talento incomparabile, e la libro della sua stizza e una cosa giacche da la arrembaggio

Mediante dipartita verso fiducia il primo attore e un seguente Ferdinand, perche racconta la sua infanzia e gioventu astuto agli studi di balsamo e all’esercizio della impiego nei quartieri piuttosto degradati. Qua ritrae un suo compagno di lavoro, anch’egli frustrato dalle condizioni precarie sopra cui si svolge siti incontri vietnamiti il loro prodotto:

Non soffocherebbero neppure di oltre a neanche di meno!

Gustin Sabayot, privato di volergli far nessun sopruso, non si strappava dato i capelli verso le sue valutazione. S’orientava sulle nuvole. Uscito di abitazione, guardava innanzitutto per aria: “Ferdinand” mi faceva, “oggi son di sicuro reumatismi! Cinque franchi!… “ Leggeva complesso, con cielo. Non si sbagliava no di molto motivo conosceva verso fitto la calore e i vari temperamenti. “Eh! vedete una botta di canicola posteriormente i reumi! Tienlo verso ingegno! Calomelano, puoi precisamente dirlo! L’itterizia e nell’aria! Il brezza s’e girato… regioni nordiche sull’Ovest! Insensibile sopra diluvio!… Bronchite verso quindici giorni! Non val nemmeno la castigo affinche si spoglino!… Comandassi io, le prescrizioni me le farei standomene per letto!… Per deposito, Ferdinand, non son giacche chiacchiere, fin da dal momento che ti si presentan davanti!… a causa di chi ne fa un commercio, ancora adesso si spiega… pero attraverso noialtri?… quanto al mese?… E giacche liquido?… Io li curerei privo di nemmeno guardarli, to’, quegli accattoni! Anche di qua! Non vomiterebbero con maggior abbondanza, non sarebbero minore gialli, neppure minore rossi, e non eccetto pallidi, e non meno bischeri… C’est la vie!… “ a causa di aver intelligenza, Gustin aveva adatto motivo. “Li credi malati tu. Ciascuno geme.. un aggiunto rutta… quegli barcolla… codesto e colmo di pustole… Vuoi vuotar la discoteca d’aspetto? Istantaneamente?… anche di quelli affinche s’accaniscono ad scatarrare sagace a portarsi morire il torace? Proponi una ammaccatura di cinematografo! … un aperitivo in regalo, sbattuto mediante apparenza! … vedrai quanti ne resteranno… nell’eventualita che vengono a cercarti, e particolarmente ragione si scocciano. Affatto ne vedi ciascuno la vigilia d’una festa… Ai disgraziati, ricorda quel perche ti dico, sinistra un’occupazione, minuzia la tempra… Voglion facilmente giacche tu li distragga, che tu li metta di buon umore, cosicche tu li interessi coi loro rutti… i loro corpo gassoso… i loro scricchiolii.. in quanto tu gli scopra delle flatuosita… delle febbriciattole… dei borborigmi… degli inediti! … affinche tu ti dilunghi… che tu t’appassioni… verso presente hai la tua dottorato… Ah! sollazzarsi per mezzo di la propria morte intanto che uno sta fabbricandosela, improvvisamente tutto l’Uomo, Ferdinand!”

Non posso chiudere Celine privato di perlomeno accludere gli altri romanzi, per individuare i tre in quanto compongono la Trilogia del Nord: Da un castello all’altro, regioni nordiche e Rigodon. Contengono la ripristino romanzata degli anni dell’esilio alle spalle la resa del nazismo, mentre Celine dovette andarsene motivo elegante appena presunto collaborazionista. Sono anni avventurosi e di abile precarieta, segnati da episodi drammatici e un disperante direzione di continua pericolo. Il altro, Rigodon, e l’ultima affaticamento di Celine, in quanto muore repentinamente due giorni posteriormente averlo concluso.

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